A giugno un viaggio on the road alla scoperta del gelato e dell'ice cream
Bologna, 3 giugno 2019 – Tra di loro c’è l’ex pastry chef del Noma che sviluppa gelati vegani e anche una bella ragazza bionda che gira le fiere di paese su un Tir trasformato in gelateria. Un altro ancora che inventa nuove ricette ogni giorno tra fiori, miele e prodotti della sua comunità. Queste sono alcune delle storie che saranno raccontate nella nuova miniserie per il web “Some Like it Cold – Usa Mission” che Carpigiani realizzerà negli Stati Uniti nell’estate 2019. L’obiettivo è focalizzarsi sulla “Ricerca della Felicità” attraverso quelli che negli States sono definiti come Frozen Desserts e cioè Gelato e Ice Cream. Per la prima volta si analizzeranno attraverso testimonianze dirette ben 8 casi di successo che raccontano modi diversi di fare impresa con la dolcezza. La troupe guidata dal regista Aldo Innocenti partirà il 6 giugno da Manhattan per poi proseguire verso l’interno arrivando fino in Minnesota il 30 giugno. La serie sarà disponibile sul canale Youtube della Carpigiani Gelato University e sulla pagina Facebook Carpigiani.
Ecco l’elenco degli 8 protagonisti di questo viaggio on the road:
- Jon Snyder de Il Laboratorio del Gelato di Manhattan, NY
Jon ha alle spalle una lunga tradizione familiare di gestori di un negozio di ice cream industriale, ha poi aperto Ciao Bella Gelato nel 1989 servendo gelato ai migliori ristoranti di Manhattan. Nel 2002 ha aperto il Laboratorio del Gelato nel Lowe East Side, un grande laboratorio a vista dove produce giornalmente 300 gusti al servizio del pubblico e di ristoranti e caffè. Nel 2017 ha aperto un secondo punto vendita al Greenwich Village.
- Malcolm Livingston di Ghetto Gastro nel Bronx, NY
Ex pastry chef del Noma di Copenhagen e fondatore del collettivo culinario artistico Ghetto Gastro che crea contaminazioni tra Musica, Moda, Black Power e cucina di alto livello. Il suo progetto legato al gelato si chiama 36 Brix ispirandosi alla misurazione del grado zuccherino in gelateria e all’album dei Wu Tang Clan “36 Chambers”. Tutti i suoi gelato e sorbetti sono vegani con un profondo studio sugli zuccheri alternativi e il latte vegetale.
- Dino Russo di Uncle Louie G’s di Staten Island, NY
La storia del self made man che dal nulla ha creato ben 45 punti vendita in franchising con una ricetta segreta per ottenere la consistenza di quello che chiama “Italian Ice”. Dino Russo ha creato un vero e proprio impero e ogni giorno produce in maniera artigianale un prodotto fresco e commercializzato con tutto il fascino un po’ kitsch dell’italoamericano nato a Brooklyn.
- John Fezzuoglio from Owowcow in Ottsville, Pennsylvania
The Ice Cream parlor as a point of reference for an entire community. John does not write down his recipes and lets himself be inspired by the ingredients of local producers creating new Ice Creams literally every day. He studies and experiments with flavors and ingredient combinations using only organic or locally sourced ingredients. He currently has five stores dedicated to Premium Ice Cream.
- Linda Mercurio di Mercurio’s Pizza & Gelato di Pittsburgh, Pennsylvania
La serata perfetta ha due ingredienti per la famiglia Mercurio: pizza e gelato! Un doppio locale dedicato a questi due pilastri del Made in Italy. I fratelli Mercurio hanno studiato in Italia le tecniche della pizza napoletana e quelle del gelato e offrono ai clienti un menù curato in tutti i dettagli.
- Lara Hammell from Izzy's Ice Cream in Minneapolis, Minnesota.
There's always a line at this large shop in the capital of Minnesota. The founders learned the secrets of frozen dessert at Carpigiani Gelato University, used these skills to perfect their take on Premium Ice Cream. However, Izzy’s is more than an Ice Cream shop, it is a community center. Every year they organize a contest to let their customers choose new flavors to put on the menu. In addition, they offer every customer an “Izzy scoop” which is a free extra scoop to help their customers try new flavors that they otherwise might be too shy to do so and when you order a cone you always get an extra scoop of another flavor of your choice, just to try it.
- Kathy Turek di The Knotted Cone Gelato di Appleton nel Winsconsin
Immaginate una giovane ragazza bionda alla guida di un Tir che percorre le sterminate strade del Midwest americano. Lei si chiama Kathy ed ha studiato alla Carpigiani Gelato University per imparare a fare il vero gelato italiano e venderlo alle fiere di paese, agli eventi, ai matrimoni e in tutte quelle occasioni in cui è richiesta una dolcezza in più.
- Billy Lodde di The Igloo a Lafayette, Indiana.
Il furgone di "Some like it cold" dedicherà anche un episodio alla Frozen Custard, un prodotto artigianale a base di uova simile all'antico gelato alla crema, preparato quotidianamente per garantirne la freschezza. The Igloo è gestito da Bill Lodde, un artigiano di Frozen Custard di terza generazione che ha mantenuto la ricetta originale ideata dal nonno secondo le tendenze di mercato. "The Igloo" rappresenta il classico negozio di Frozen Custard del Midwest ed è una delle aziende dell'Indiana con più anni alle spalle.
GELATO & ICE CREAM
È molto comune in tutto il mondo che la parola gelato venga tradotta in inglese e altre lingue come Ice Cream o il suo equivalente locale. Tuttavia, bisogna specificare che ci sono differenze significative tra Gelato e Ice Cream. Soprattutto per quanto riguarda gli Stati Uniti c’è una definizione precisa di quest’ultimo a cura del FDA (Food and Drug Administration), l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Secondo quanto stabilito, l’Ice Cream, di produzione industriale o artigianale è un prodotto che contiene non meno del 10% di grassi. Questo fa sì che non si possa identificare il gelato artigianale di tradizionale italiana con la parola “ice cream”.
L’ice cream artigianale ha una tradizione decennale negli Stati Uniti dove è venduto in negozi simili alle nostre gelaterie (ice cream shop) ed è servito quasi esclusivamente su cono e porzionato in palline, non spatolato.